Il Cura Italia bis non ti fa perdere il bonus prima casa
8 Apr 2020 - Notizie
Tutte le novità del nuovo DPCM del 6 aprile 2020: proroghe, sospensioni, deleghe online, CUD e 730
È stato chiamato “Cura Italia bis“, è il nuovo decreto-legge del 6 aprile 2020 che prevede nuove misure, tra cui la sospensione dei termini di decadenza dalle agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa. In pratica è un ribaltamento di quanto precedentemente chiarito dal Ministero dell’Economie e delle Finanze, che infatti non aveva considerato gli adempimenti compresi dall’8 marzo al 31 maggio 2020, quindi da eseguire entro il 30 giugno.
Il nuovo decreto-legge ha introdotto termini più blandi per non perdere il bonus prima casa. Infatti ha sospeso, per il periodo compreso tra il 23 febbraio ed il 31 dicembre 2020, i seguenti termini (che torneranno a decorrere dal 1 gennaio 2021):
- quello di 18 mesi dall’acquisto della prima casa, entro il quale è necessario spostare la residenza nella casa acquistata con l’agevolazione;
- quello di 1 anno, entro il quale è necessario ricomprare una casa di abitazione se la precedente è stata alienata prima del decorso dei cinque anni dal primo acquisto agevolato;
- quello di 1 anno, entro il quale è necessario alienare la casa preposseduta, se si è acquistata una nuova prima casa di abitazione senza trasferire prima la proprietà della precedente abitazione;
- quello per il riacquisto della prima casa.
Segnaliamo inoltre che il nuovo decreto porta anche altre interessanti novità:
- Assistenza fiscale a distanza. È possibile inviare la delega al CAF o ad un professionista abilitato stampando, compilando e firmando un documento. Chi non è in possesso di una stampante può realizzare un video o inviare un’email.
Ricordiamo che la scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi è stata spostata al 30 settembre. - Il termine per il CUD 2020 è spostato al 30 aprile.
- Sono sospesi versamenti di IVA, ritenute, contributi e premi assicurativi per i mesi di aprile e maggio.
- Rimessione fino al 16 aprile per chi doveva effettuare versamenti verso le pubbliche amministrazioni.